Ciao a
tutte,
oggi vi
parlo del libro autoconclusivo “Tutto il buio dei miei giorni” di Silvia
Ciompi, andiamo a conoscere la storia di rinascita, sofferenza e coraggio di
Teschio e Camille…
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Trama
Camille ha
vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e
le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta
sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È
l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo
stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la
investe.Tra di loro c'è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra
il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a
metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con
copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima,
a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai
stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato
tutto ciò che Camille era.
Questa
storia è davvero difficile da commentare, non fraintendetemi, è una storia
bellissima che però pone moltissimi punti di riflessione.
Camille
dopo un incidente vede la propria vita cambiare totalmente, niente a più senso,
nemmeno continuare a vivere, ma con forza, determinazione e la vicinanza di
Teschio, fatta di provocazioni e sentimenti comincia a reagire.
Il giorno
dell’incidente anche la vita di Teschio cambia, per motivi diversi, ma il senso
di colpa è troppo forte per ignorarlo e il volto di Camille è un ricordo
continuo degli errori commessi. Ma stando con quella ragazza che sta vivendo
una tragedia anche Teschio reagisce e va avanti. Quando tutto sembra ritornare
in qualche modo normale, una bugia rischia di rovinare tutto e di trascinare i
due protagonisti di nuovo nel baratro.
Questa storia
bellissima insegna che nella vita non importa quante volte cadi, l’importante è
rialzarsi sempre e tornare a vivere.


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